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I conti della serva… sperando che serva…

Si parla di sacrifici e manovre, di tagli e della ormai famosa “Spending-Review”…. ecco alcune mie riflessioni….

Il Comune detiene (fonti sito del Comune, aggiornati ad Ottobre 2011):

il 100% di ATB Mobilità
(società controllata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 2 milioni di €)

il 67% di Bergamo Mercati
(società controllata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 40.000 di €)

il 99,53% di Bergamo Infrastrutture
(società controllata, bilancio triennio 2008/2010 in passivo di circa 6 milioni di €)

il 100% di Bergamo Onoranze Funebri
(società controllata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 90.000 €)

il 100% Bergamo Servizi Pubblici
(società controllata, bilancio triennio 2008/2010 in passivo di circa 12.000 €)

il 95,92% di CO.BE. Direzionale
(società controllata, bilancio triennio 2008/2010 in passivo di circa 40.000 €)

il 20% di Az. farmaceutica Munic. di Bergamo

(società collegata, bilancio triennio 2008/2010 in passivo di circa 380.000 €)

il 28,30% di Bergamo Fiera Nuova
(società collegata, bilancio triennio 2008/2010 in passivo di circa 2.800.000 €)

il 35% di Porta Sud
(società collegata, bilancio triennio 2008/2010 in passivo di circa 1 milione di €)

il 1,968% di A2A, circa 40 milioni di valore
(società partecipata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 620 milioni id € dal 2012 non da più dividendi)

il 9% di Ag. Sviluppo e Prom. Turistica
(società partecipata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 140.000 €)

il 10.05% di Uniacque
(società partecipata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 3 milioni di €)

il 13,84% di Sacbo circa 30 milioni di valore
(società partecipata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 32 milioni di €)

il 0.09% di Autostrada Bs-Vr-Vi-Pd (società partecipata, bilancio triennio 2008/2010 in attivo di circa 7 milioni di €)

 
Calcolando che il Comune di Bergamo ha nel portafoglio circa 40 milioni di € in azioni A2A (che non daranno più dividendi, “mance” a parte) e circa 30 milioni di € di azioni Sacbo (delle quali non se ne percepisce il vantaggio) e che ci sono società controllate (vedi bergamo infrastrutture) che hanno funzioni che potrebbero essere tranquillamente svolte da dipendenti e dirigenti comunali e che attestano disavanzi importanti (2008/2010, – 6.000.000 €) basterebbe vendere parte del portafoglio azionario (20 milioni di A2A e 10 di Sacbo) e ristrutturare o estinguere società come la Bergamo Infrastrutture per avere “nuova linfa” utile per mantenere i servizi che il Comune eroga ai cittadini entro uno standard storico.

Se ci aggiungiamo l’alienazione dell’area Europan, Umi2 (Celadina) che porterebbe un entrata di circa 8 milioni di € (se si includesse anche Umi3 che necessità di variante Pgt si potrebbe arrivare anche a 18 milioni di €) e se ci fosse anche il coraggio, sempre nel rispetto dei diritti e delle normative di ridurre la spesa per i compensi ai Dirigenti o pari posizione (dati 2010: circa 2 milioni di €/anno per 18 posizioni), e si tagliassero alcune consulenze di certo non dovremmo correre a vendere Palazzo Suardi o ad applicare aliquote e quote Imu imbarazzanti ai commercianti e alle imprese (come se già non avessero problemi).

Altro aspetto, il Patto Interno di Stabilità.
Perchè non sforare?
Le sanzioni nel caso sarebbero (fonte circolare n. 5 del Ministero dell’Economia e delle Finaze del 14/02/2012):
1. Riduzione del fondo strrumentale di riequilibrio (e comunque non superiore del 3% delle entrate correnti registrate nell’ultimo consuuntivo)
2. Limite agli impegni per spese correnti (non potrebbero essere assunti in misura superiore all’importo annuale medio dei corrispondenti impegni dell’ultimo triennio)
3. divieto di ricorrere all’indebitamento per finanziare gli investimenti (non ci sono ripercussioni su mutui e finanziamenti già in essere)
4. divieto di procedere ad assunzioni di personale (blocco totale dei tournover)
5. riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza di tutti gli amministratori comunali per la durata di un anno.
Direi che il “gioco” vale la candela se sul piatto ci sono i servizi da erogare ai cittadini.

Conclusioni:
Il Comune potrebbe introitare circa 44 milioni di euro (questione compensi dirigenti esclusa) e se volesse sforare il Patto Interno di Stabilità potrebbe portare a regime parte del Piano triennale delle Opere Pubbliche che con lo stato attuale delle cose rimarrebbe al palo e si limiterebbe alle necessarie ed urgeni manutenzioni….

Daniele Lussana