…all together now…

COMUNICATO.

Qualche mese fa, raccogliendo e cercando di tradurre l’esigenza di numerosi cittadini (che ho il piacere di incontrare quotidianamente nella mia veste di Presidente di Circoscrizione)  di un maggiore dialogo al fine di elaborare ed avanzare proposte partecipate, realistiche e sentite dalla popolazione ho lanciato “una rete per Bergamo”.

L’intento è quello di provare a coinvolgere i bergamaschi in un percorso apartitico per analizzare e discutere i bisogni e le aspettative dei quartieri, delle reti sociali, delle categorie per creare una ricetta veramente partecipata per Bergamo. Siamo ancora ad una fase “embrionale”, il progetto è ambizioso, sperimentale e complesso… c’è da lavorare…

Come fare? Partendo dai problemi per cercare soluzioni, ricominciando a guardarci in faccia e parlarci, confrontarci, superando le critiche e passando alle proposte… Insomma la famosa CITTADINANZA ATTIVA!!!

L’attuale organizzazione dei partiti (tutti) pare non riesca più ad interagire al meglio con il territorio e quindi l’obiettivo e di coinvolgere tutti i cittadini, sia quelli impegnati politicamente o nelle associazioni che quelli che liberamente vogliono esprimere le proprie idee e proposte.

Solo superando il pregiudizio e le divisioni si potrà veramente stendere un programma, un’agenda, delle priorità per la nostra amata Bergamo.

E’ un progetto aperto a tutti, senza limiti di “appartenenza o provenienza”. L’unico requisito richiesto è avere a cuore la nostra città e crederci ed essere positivi e costruttivi.

Noto con piacere che l’idea di “raccordare” per costruire un percorso partecipativo comune sui temi della città sta avendo uno sviluppo “endemico”.

Alla mia proposta di “una rete per Bergamo” sono seguite in questi ultimi giorni altre iniziative similari di Associazioni, Comitati e Consiglieri comunali e questo non mi può fare che piacere perchè dimostra che il tessuto sociale e vivo e vuole mettersi in gioco per la costruzione di una “agenda” comune e che comunque c’è voglia di confronto e di dialogo.

Una rete per Bergamo ha come grande ambizione quella di costruire un “contenitore”, uno spazio comune e condiviso nel quale tutti possono, senza rinunciare come detto alle proprie identità, dare il loro contributo per affrontare insieme le tematiche della città.

L’invito quindi è di provare a lavorare insieme, unire le forze e sperimentare.

Pubblicato il 4 Maggio 2012, in Uncategorized con tag , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

  1. Ma, sinceramente, come valuti la neo posizione dell’amico Maggioni?

  2. Sinceramente vedo che c’è molto movimento. Molti si stanno accorgendo che è ora di cominciare a provare a fare percorsi e ragionamenti nuovi e al di fuori delle strutture dei partiti.

    Fortunatamente a Bergamo il tessuto sociale è abbastanza vivo e attivo, ci sono parecchie realtà che secondo me hanno solo bisogno di dialogare tra di loro e provare a proporre una soluzione alternativa, una proposta per il futuro di Bergamo.
    Stare fermi, immobili ad aspettare gli eventi non serve a nulla e a nessuno.

    Qualcosa sta cominciando a cambiare, in Italia e anche a Bergamo la gente, stanca di subire scelte passivamente e sfiduciata dai partiti vuole ritornare “protagonista” delle scelte e dei programmi per il futuro.
    Bisogna provarci, sperimentare, osare e lasciarci alle spalle pregiudizi e bandiere.

    Sul caso specifico non so quali siano le motivazioni che hanno portato Magioni ad inscriversi all’Associazione “InnovaBergamo” credo e spero l’abbia fatto nello spirito di quanto ho scritto sopra.

    D.L.

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